Tasso del pene in volume

E 9,16 centimetri di lunghezza e 9,31 centimetri di circonferenza a riposo.
Finalmente, la nebbia che avvolgeva il mistero delle dimensioni maschili e soprattutto quello relativo a come misurare l'organo: in erezione, flaccido, in stretching? A temperatura ambiente, da tasso del pene in volume, da supini? Abbiamo uno standard condiviso.
Una misura di riferimento ottenuta analizzando, per la prima volta nella storia dell'andrologia, oltre 15mila peni in tutto il mondo.
Il lavoro, appena pubblicato sul British Journal of Urology Internationalpotrebbe "rassicurare la gran parte degli uomini", stando a quanto scrivono gli autori, "sul fatto che la dimensione del proprio pene sia perfettamente normale".
Miti e verità sul pene I dati analizzati dagli autori della ricerca, del King's College London, sono stati estratti da 17 diversi studi scientifici su misurazioni delle dimensioni del pene effettuate da operatori professionisti quasi sempre andrologi. Per standardizzare le informazioni raccolte, gli scienziati hanno messo a punto un nomogramma, cioè un grafico in cui è riportata la dimensione dell'organo flaccido, in stretching e in erezione in funzione del percentile di appartenenza.
Quest'analisi ha permesso ai ricercatori, guidati da David Veale, coordinatore dell'équipe, di calcolare la distribuzione delle dimensioni del pene per tutto il genere maschile. Gli outsider sono, in realtà, estremamente rari.
La sua esistenza, negata dai medici per molto tempo, letteralmente significa: arresto o diminuzione da parte del maschio della produzione degli ormoni androgeni, e fra questi soprattutto del testosterone libero. La menopausa per la femmina è invece il brusco arresto di produzione degli ormoni femminili estrogeni e progesterone. Nella donna è appunto un evento fisiologico normale ad una certa età intorno ai 50 anni. Diagnosi La diagnosi viene fatta eseguendo il dosaggio ormonale degli ormoni androgeni: tra questi quello più importante è il testosterone libero T. Si evidenzia anche un graduale aumento del dosaggio degli ormoni ipofisari LH e FSH rispettivamente come risposta al deficit della produzione androgena e della diminuita fertilità maschile.
Lo stesso discorso, ma all'inverso, vale per organi di dimensione inferiore a 10 centimetri. Lo studio, tra l'altro, ha permesso di sfatare una volta per tutte diversi luoghi comuni estremamente diffusi sia tra gli uomini sia tra le donne: non è emersa alcuna correlazione, per esempio, tra dimensioni del pene e altre caratteristiche fisiche altezza, indice di massa corporea, dimensione dei piedi.
Sorprendentemente, lo studio non ha evidenziato neanche collegamenti con il gruppo etnico di appartenenza, anche se su questo punto Veale specifica che la maggior parte dei dati analizzati erano relativi a uomini di razza caucasica. Prima di mettere mano al righello, comunque, è bene ricordare ai maschietti che, per ottenere una misura da confrontare con il tasso del pene in volume dello studio, bisogna attenersi scrupolosamente alla metodologia standard: si parte dall'osso pubico e si termina sul glande, alla fine del pene, comprimendo l'eventuale grasso addominale che sporge in avanti.
Ora correte pure a misurarvi, se proprio non riuscite a farne a meno. Sostieni il giornalismo di Repubblica.
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